Era il più amato e il più desiderato, in assoluto il più votato: 173 voti totali, il 50% delle preferenze, quasi il triplo rispetto al secondo classificato; poiché lui è la leggenda della Palla Grossa, così forte e pericoloso che non l’hanno nemmeno potuto far giocare. Respira e mangia arti marziali da quando era bambino, maestro di Kung Fu e campione del mondo di Sanda: lui non ha avversari, lui è il Leone Giallo, è la bestia da tenere in gabbia, è The Prato Experiment, lui è “Sifu“Marco Martorana! Ma questa è realtà o immaginario collettivo?! Noi di Slam FC abbiamo conosciuto tutt’altra persona, un uomo gentile, romantico, innamorato del suo lavoro di fioraio e della sua famiglia; un uomo per cui la forza del destino sta nello sfogliare i petali di una margherita e non nell’essere e nel volere dell’individuo, un uomo per cui il combattere è un arte delicata e raffinata, un risveglio solitario al sorgere dell’aurora tra il canto degli uccellini e il profumo dei fiorellini. Un vecchio proverbio cinese dice: “È difficile riconoscere un gatto nero in una stanza buia soprattutto quando il gatto non c’è”, ebbene il Leone non c’è! Marco Martorana non combatte, non c’è altro da aggiungere! la leggenda della tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita era solo un film, un bel film! I veri gladiatori della Palla Grossa sono due e due soltanto: l’Aquila Rossa Pietro Trentacoste e il Drago Verde Enrico Gianassi. Slam FC 6 “Malebolge” Obi Hall-Firenze 10 Gennaio 2014. “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.”
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